Infiltrazioni mafiose a Pomigliano d'Arco, il Viminale: il Comune non va sciolto
Il Ministero dell'Interno decreta il non luogo a procedere all'esito dell'accesso avviato su impulso delle Prefettura di Napoli, ma indica al Comune alcune prescrizioni anti-camorra. Il sindaco: «Restituito onore alla città »
Il Ministero dellâInterno ha decretato il non luogo a procedere per lo scioglimento del Comune di Pomigliano dâArco, ritenendo infondate le ipotesi di infiltrazioni camorristiche allâinterno dellâamministrazione municipale. La decisione, firmata dal ministro Matteo Piantedosi lo scorso 23 luglio e pubblicata oggi, chiude una procedura avviata mesi fa su impulso della Prefettura di Napoli ed esclude la presenza di elementi tali da giustificare lâinterruzione anticipata della consiliatura per infiltrazioni camorristiche.Â
La Commissione dâaccesso aveva svolto un lavoro di ispezione e verifica nei mesi scorsi, su impulso della Prefettura di Napoli. Dopo lâanalisi di atti amministrativi, documentazioni e audizioni, la relazione finale non ha rilevato collegamenti diretti o indiretti dellâamministrazione comunale con ambienti criminali. Gli accertamenti hanno evidenziato però «ripetute irregolarità amministrative e disfunzioni gestionali che denotano una generale scarsa osservanza dei precetti di buon andamento e correttezza dellâazione amministrativa, circostanze queste........
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