La duplice violenza
Un numero enorme ed imprecisato di antifascisti socialisti, anarchici e comunisti furono assassinati e incarcerati nei gulag dell’URSS di Stalin e vennero ignorati sia dal PCI che dal PSI. Ciò avvenne sia prima, sia durante e sia dopo il secondo conflitto mondiale. Purtroppo furono vittime di una duplice e brutale violenza. In molti lasciarono l’Italia nella speranza di sottrarsi alle persecuzioni fasciste scappando in Unione Sovietica convinti di andare a vivere nel nuovo Paradiso Terrestre del proletariato ed invece trovarono il vero inferno dei gulag, vittime di un ingranaggio infernale costruito e gestito da Stalin con la partecipe collaborazione di diversi comunisti italiani. La loro unica colpa fu quella di aver creduto che la rivoluzione bolscevica fosse stata la conquista comunista e proletaria invece finirono nel tritacarne del XX secolo: dal carcere di Mussolini ai gulag di Stalin. Altri, invece, molto più fortunati emigrarono in Francia ed in Belgio e solo i più sfortunati fra loro furono arrestati in territorio francese dalla Gestapo, durante la Repubblica filo nazista di Vichy, e consegnati ai fascisti che li spedirono al confino da dove, dopo il 1943, ritornarono in libertà. Dopo il 1945 quelli che rientrarono da Mosca furono pochissimi e solo alcuni di essi divennero dirigenti del PCI mentre molti altri si........
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