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Il retroscena delle prossime regionali

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29.07.2025

C’è qualcosa di nuovo, oggi nel sole, anzi d’antico……così scriveva il Pascoli ed è quello di cui ha urgente bisogno il Paese: un po’ di sole! Nel 2020 alle regionali in Campania votarono poco più del 55,00 % dei cittadini ovvero poco più della metà. Secondo alcuni sondaggi a novembre prossimo si dovrebbe scendere sotto il 50% il che equivarrebbe a meno di un votante su due. Questi sondaggi non mi meravigliano per niente sarebbe la dimostrazione che questa inetta seconda repubblica è arrivata al capolinea e che il rimpianto del passato ha fatto molto breccia nella scioccata e smarrita italica società. Si rimpiange la presenza sul proscenio politico dell’assenza di un cattolico moderato accompagnato da un socialista riformista che potevano anche non soddisfare tutti ma di cui si capiva bene quello che volevano oppure non volevano.
Oggi la confusione ma, soprattutto, l’incapacità è quasi totale. Prendiamo il caso delle elezioni in Campania: da un lato abbiamo un “sedicente centro sinistra” che di sinistra riformatrice e di centro non ha nulla e che, forse per questo, ha cambiato nome in un non meglio delimitato e circoscritto “campo largo”. Nel campo apparentemente opposto il “sedicente centro destra” è ancora in corsa per capire cosa sia. Infatti, assistiamo ad una gara fra due presunte destre estreme, Fdi che tira verso Trump e la Lega che tira su Putin, e in un angolo l’effimera ed ormai vuota creatura di Berlusconi........

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