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E’ tutto da rifare e anche in fretta

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24.06.2025

L’è tutto da rifare, diceva il grande Gino Bartali qualche decennio fa ed è ora di farlo altrimenti tutto andrà definitivamente in malora, se non lo è già andato. Son tre lunghi decenni che i beneficiari del Golpe contro la Prima Repubblica ne approfittano con programmi roboanti se non proprio fulminanti e ricchi di tutto. Qui non si fa propaganda per l’uno o per l’altro ma si ricorda agli ingenui italioti che tutte le loro scommesse, a partire dal 1994, si sono polverizzate nel “nulla cosmico” della seconda Repubblica. Tutti, nessuno escluso, hanno proposto e mai realizzato tutto il possibile ovviamente: dai milioni di posti di lavoro all’abbassamento delle tasse, una migliore sanità pubblica, più e migliori ammortizzatori sociali, aumento delle pensioni minime ovvero di quasi tutti quelli che non hanno mai versato contributi, maggiore sicurezza ecc. ecc.
Dei problemi reali nessuno se ne è fatto mai carico. L’unica cosa in cui tutti lor signori da Berlusconi a Meloni, nessuno escluso, sono stati capaci di fare è aumentare sempre più la spesa pubblica che è arrivata a ben 1.108 miliardi di euro, dati aggiornati al 2024.
Il problema non è solo l’enorme quantità di denaro ma lo spreco totale per cui le casse pubbliche sono considerate da tutti gli italioti ed i loro validi rappresentanti da assalire. I soldi di noi tutti........

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