Anche l’ebraismo si divide fra antisemitismo e antisionismo
Come succede spesso nella storia sono le evenienze e la casualità a mettere in luce fattori politici, economici o di costume che si pensava come dati per scontati. Negli States è successo che un ragazzo di 38 anni Zohran Mamdani, nato in Uganda, abbia vinto le primarie democratiche per le prossime elezioni a sindaco di New York, battendo il candidato Cuomo ex sindaco e ex governatore dello stato, sostenuto dall’ establishment del partito, su una piattaforma politica e sociale decisamente di sinistra forse troppo per il baricentro politico del partito democratico. A dove New York vive la comunità ebraica più numerosa dopo Tel Aviv la vera novità è l’appoggio dato da una parte rilevante di questa comunità alla posizione che Mamdani ha sulla questione palestinese e le azioni di genocidio poste in atto da Israele. Mamdani ha affermato che se fosse sindaco, Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele, rischierebbe l’arresto per crimini di guerra se mettesse piede a New York. “Israele ha il diritto di esistere” afferma ” ma come uno Stato con pari diritti rispetto ai doveri e soprattutto al rispetto de Diritto Internazionale e delle Corti di Giustizia “, non usa lo slogan “globalizzare l’Intifada”, ma non condanna chi lo fa. Queste posizioni hanno costretto la comunità ebraica di New York, e americana in generale, ad un dibattito che ne ha evidenziato profonde spaccature fra ebrei, soprattutto anziani, per i quali Israele è l’ebraismo e criticare Israele è una copertura per l’antisemitismo e molti giovani ebrei che temono il consolidarsi nell’opinione pubblica mondiale di una Israele considerato a uno stato canaglia con al suo interno un regime di apartheid che governerà sulle rovine di Gaza e sulle isole in Cisgiordania che tutti i giorni vivono le incursioni dell’IDF per eliminarne la resistenza. Temono che una opinione pubblica soverchiante negli Stati Uniti possa influenzare in modo tale i politici da costringerli a mollare Israele per essere troppo negativa agli interessi politici ed elettorali. Temono che il boicottaggio diffuso sia di persone che di prodotti........
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