Domicilio digitale, nuova guida agli obblighi: imprese, professionisti e amministratori verso la scadenza del 31 dicembre 2025
Il percorso, tutt’altro che lineare, verso la piena digitalizzazione dei rapporti tra imprese, professionisti e Pubblica amministrazione passa inevitabilmente dal domicilio digitale. Un istituto ormai consolidato, ma che continua a generare dubbi interpretativi, soprattutto alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e dal più recente Decreto “Sicurezza Lavoro” (D.L. n. 159/2025).
Il risultato è un quadro di obblighi differenziati, scadenze non sempre armonizzate e un sistema sanzionatorio che può colpire pesantemente chi non provvede nei termini.
L’obbligo di dotarsi di un indirizzo PEC e comunicarlo al Registro delle imprese affonda le radici nel D.L. 185/2008 e nel D.L. 179/2012, ma negli ultimi anni ha assunto caratteri sempre più stringenti.
Le Camere di commercio svolgono ormai una vigilanza costante e automatizzata sugli indirizzi iscritti. Se la PEC risulta: scaduta, revocata, inattiva, non univoca e scatta il procedimento previsto dall’art. 37 del D.L. 76/2020.
Elemento critico, spesso ignorato dagli operatori, è che la notifica dell’avvio del procedimento avviene esclusivamente tramite pubblicazione sull’Albo online della CCIAA. Nessuna........





















Toi Staff
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