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Il caso Pieroni e la legge toscana sul suicidio assistito: quando la scelta personale incontra il vuoto normativo

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12.06.2025

Il 17 maggio Daniele Pieroni, scrittore e musicista di 64 anni residente a Chiusi (Siena), affetto da una forma avanzata di Parkinson, ha scelto di porre fine alla sua vita tramite suicidio medicalmente assistito. Lo ha fatto nella propria casa, in presenza di medici e familiari, dopo un lungo percorso formale e sanitario, reso possibile dalla recente legge regionale sul fine vita approvata dalla Toscana a febbraio. È il primo caso attuato in questa regione.

La normativa toscana, basata sulla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, definisce tempi, requisiti medici e procedurali per l’accesso al suicidio assistito. È una risposta regionale a un vuoto legislativo nazionale: in Italia, infatti, non esiste ancora una legge statale sul fine vita, nonostante i richiami della Consulta e il dibattito pubblico crescente. Il Governo ha impugnato la norma della Regione Toscana, sostenendo che la materia è di competenza statale. In attesa del pronunciamento della Corte, la legge regionale resta........

© Affaritaliani