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Il bull market dell’oro è già finito? La risposta di Schroders

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01.11.2025

Il calo del prezzo dell’oro registrato il 21 ottobre, pari al 5,5%, è stato uno dei dieci cali giornalieri più consistenti mai registrati per questo metallo. Anche i titoli azionari legati all’oro hanno subito una forte correzione, pari a circa il 9%.

I commentatori si sono affrettati a dichiarare il raggiungimento del picco massimo e a suggerire una somiglianza con il 2011, quando l’oro raggiunse il picco a settembre e iniziò un lungo declino superiore al 40%.

Non vediamo un valido confronto tra la situazione attuale e quella del 2011. Riteniamo invece che alcuni fattori abbiano contribuito ai cali degli ultimi giorni. In primo luogo, il rialzo registrato dalla fine di agosto è stato particolarmente forte, superiore al 30%. Si è trattato del guadagno più rapido mai registrato, pari a 1.000 dollari USA/oncia, grazie all’ampliamento della partecipazione. Si è trattato di un fenomeno effimero? Sì. Mostra segni di un picco secolare? Non crediamo. In secondo luogo, l’aumento dell’argento, sulla scia di una contrazione della disponibilità a Londra, ha contribuito al più ampio rialzo dei metalli preziosi. Ora la situazione si sta attenuando, poiché l’argento inizia a essere consegnato a Londra e il suo prezzo è sceso sotto i 50 dollari l’oncia. Inoltre, la mancanza di dati economici statunitensi a causa dello shutdown iniziato il primo ottobre ha alimentato l’incertezza.

La nostra view

Il mercato ha subito una correzione naturale, nell’ambito di un mercato rialzista pluriennale. Continuiamo a ritenere che questo mercato rialzista sia incomparabile rispetto ai precedenti in termini di ampiezza e profondità della domanda........

© Wall Street Italia