Strage di Bologna 2 agosto, Bolognesi attacca: “Le sentenze inchiodano Meloni”
Bologna, 28 luglio 2025 – “Hanno fermato il tempo, non la verità”. Il manifesto del 45esimo anniversario della strage della stazione di Bologna che provocò 85 vittime e oltre 200 feriti è un po’ la sintesi di quest’anno importantissimo per l’associazione dei famigliari delle vittime guidata da Paolo Bolognesi che, proprio sabato, passerà il testimone a Paolo Lambertini rimanendo presidente onorario.
“Con la sentenza Cavallini e poi quella su Paolo Bellini e le verità su mandanti, depistatori e legami con altri eventi oscuri della storia d’Italia è stato un anno di svolta. Una strage organizzata e finanziata dai vertici della loggia massonica P2, protetta dai vertici dei Servizi segreti italiani ed eseguita da terroristi fascisti. Poi ci sono diverse cose che sono emerse, come il fatto che Vincenzo Parisi, capo della polizia poi vice direttore del Sisde, utilizzava gli appartamenti di via Gradoli tramite Domenico Catracchia, ex amministratore di quei condomini a Roma, per dare dei covi ai terroristi sia destra e sinistra e questo fa pensare tante cose…”, spiega Bolognesi.
Ma al puzzle sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna manca ancora qualche tassello per essere completo. “Mancano ancora tutte le responsabilità politiche - avverte - perché questa gente non lavorava da sola. Lavorava con degli impegni ben precisi da parte di gente, che erano sicuramente dei politici che permettevano di fare queste cose". Nel complesso, però, Bolognesi non può che tracciare "un bilancio molto positivo" dei suoi anni alla guida dell’associazione dei familiari della strage alla stazione. "Se pensate a come........
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