La mamma della ragazzina adescata dal prof: “Lui è ancora a scuola e mia figlia lo vede tutti i giorni”
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cronaca
Ferrara «Lui deve pagare per quello che ha fatto, mia figlia non è più la bambina di prima, sto male anche io come madre. Deve essere mandato via da qualsiasi scuola o luogo dove ci siano dei minori, come ha fatto a mia figlia può farlo a qualsiasi bambina o bambino, ragazzina o ragazzino». La voce è leggermente tremula al telefono, ma le sue parole sono ferme. A parlare è la madre della bambina, studentessa di una scuola media della provincia, oggetto delle attenzioni morbose di uno dei suoi professori. C’è consapevolezza, quella di aver interrotto per tempo – o quantomeno prima che si producessero effetti ancora più dannosi – una situazione che non avrebbe mai dovuto verificarsi. C’è forse un remoto senso di colpa, quello che qualunque genitore probabilmente sperimenterebbe, anche se di colpe non ce ne sono, se non quelle di chi, l’insegnante, ha approfittato della sua posizione per inserirsi nelle fragilità e nelle ingenuità di una bambina, carpendone e tradendone la fiducia, corrompendo i suoi sentimenti.
Diecimilaseicentosessantuno ( 10.661 ) messaggi su Whatsapp da inizio novembre a metà dicembre scorso,........
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