Un Paese senza conservatori né riformisti
A percorrere l’intero spettro politico occupato dalle diverse formazioni protagoniste della storia del nostro Paese, dall’Unità ai giorni nostri, troviamo partiti moderati, gruppi reazionari, movimenti massimalisti o riformisti, ma mai un partito che si definisca conservatore e che rivendichi senza imbarazzo alcuno il ruolo di difensore di valori e tradizioni che rappresentano la bussola del pensiero conservatore in tutte le democrazie occidentali.
Il risultato finale di una tale assenza non poteva non produrre una serie di ricadute negative sullo svolgimento della vita pubblica. Si pensi all’incertezza in cui continua a trovarsi ancora oggi gran parte della classe politica nell’assumere posizioni definite e chiare in difesa della nostra identità storica, culturale e religiosa rispetto al fenomeno dell’immigrazione. Si sa........
© L'Opinione delle Libertà
