«Per noi, Italiani Senza Cittadinanza, è un momento storico. Modificare una piccola parte della legge 91 del 1992 sulla cittadinanza potrebbe avere un impatto gigantesco su quelle che chiamiamo “vite in attesa”. Certo, è solo l’inizio per una legge profondamente classista e razzista che dev’essere riformata sostanzialmente», ha dichiarato Daniela Ionita, portavoce del movimento e del Comitato promotore referendum cittadinanza: «Credo sia un momento in cui la società civile tutta possa ritrovare la sua potenza».

Nei mesi passati si è parlato molto poco del referendum: i movimenti hanno denunciato la complicità del governo verso l’astensionismo. Il Comitato ha inviato una diffida formale alla Commissione Vigilanza Rai perché questa non ha garantito ai promotori la possibilità di fare un’adeguata informazione sul referendum. Anche Agcom, il Garante........

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