Cooperante veneziano detenuto in Venezuela: «Basta un post sui social e scatta l’arresto»
Basta un post di critica al presidente Maduro o un commento non allineato al governo del Venezuela per finire nella rete dei perseguitati, nel mirino dei servizi segreti. O in carcere, a chi va peggio. Come successo ad Alberto Trentini, il cooperante veneziano arrestato il 15 novembre e di cui, da due mesi, si sono perse le tracce. Ma come è successo anche ad altri connazionali, almeno otto, finiti nelle prigioni del paese sudamericano.
Chi, in questi mesi, ha seguito da vicino la vicenda degli italiani detenuti all’estero è il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe. Residente a Miami ed eletto nella circoscrizione estero, Di Giuseppe nei mesi scorsi ha seguito in prima persona il caso di Chico Forti, condannato all’ergastolo negli Stati........
© Il Mattino di Padova
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