Idee Oltre gli schermi nel tempo delle solitudini connesse
Incontrando i responsabili dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità, papa Leone sottolineava come «la vita cristiana non si vive nell’isolamento, confinata nella nostra mente e nel nostro cuore», per twittare più tardi: «Nessuno è cristiano da solo!». Questo per i credenti. Ma l’essere insieme è una necessità per ogni uomo e ogni donna. Non è – in questo “secolo della solitudine”, come scrive Noreena Hertz – l’esistenza di tutti minacciata dall’isolamento, dal confinamento nella propria mente e nel proprio cuore? Eppure, è evidente a ciascuno la crescente povertà relazionale, la diffusa difficoltà a costruire legami interpersonali, il continuo ripiegare sulla connessione virtuale, su quel simulacro di rapporto con l’esterno costituito dallo smartphone, su uno schermo che dovrebbe aprirci al mondo e diviene invece solo lo specchio di noi stessi. Che ne sarà di un tempo sempre più atomizzato che porta ad una progressiva disabitudine all’incontro umano?
Purrtroppo, cominciamo a vederlo nei nostri giovani, sempre meno capaci di una ricca vita sociale, sempre più autocentrati o distratti, mentre sono in........
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