Per Inzaghi e l’Inter la finale di Champions è l’unica cosa che conta
Spalle al muro. Così l’Inter affronta quello che – nell’immaginario collettivo – è l’ultimo atto della stagione. Ovvero la finale di Champions League, tradizionale festa conclusiva del calcio europeo. Quest’anno non sarà così perché a giugno va in scena il Mondiale per club voluto da Gianni Infantino, il presidente Fifa impegnato nella corsa al gigantismo planetario fatto di nuovi tornei con sempre più partecipanti, per agganciare sponsor. Ma è un appuntamento che i tifosi sentono lontano e non solo perché Inter e Juventus, le italiane ammesse, giocheranno negli Stati Uniti. Per il popolo nerazzurro ciò che conta è oggi, sabato 31 maggio, giorno della finale a Monaco di Baviera, con il Paris Saint-Germain.
La nuova dimensione europea dell’Inter
Sul piano interno l’Inter si presenta malconcia. Era la grande favorita su ogni fronte, li ha falliti tutti: due volte superata dal Milan (finale di Supercoppa e semifinale di Coppa Italia) e beffata di un punto in campionato, seconda dietro il Napoli. L’ultimo turno, in contemporanea venerdì 23 maggio, aveva un verdetto già scritto: improbabile immaginare un sorpasso negli ultimi 90 minuti. L’Inter aveva perso l’occasione buona nella giornata........
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