Ad Aliyev mancava solo la scusa delle “radici cristiane” per massacrare gli armeni
È una vergogna, rimando ancora la trattazione del film dedicato a Komitas, il genio musicale del cristianesimo del Novecento: armeno e perciò universale. Ma la realtà mi prende per la gola qui vicino al lago di Sevan, in attesa di probabile (non sono un allegrone, mi rendo conto) deportazione ad opera degli azeri. E questo trasloco forzato – di noi molokani e dei miei e vostri fratelli d’anima........





















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