L’identità di “Noi Moderati”
Mentre questo articolo viene pubblicato, a Roma è in corso l’assemblea nazionale di Noi Moderati, intitolata “La forza della responsabilità”. Scrivo queste righe immediatamente prima dell’apertura dei lavori, con il desiderio di proporre un giudizio su ciò che debba qualificare un partito come Noi Moderati e su cosa significhi oggi definirsi moderati.
Il primo punto riguarda l’identità
Essere moderati non è sinonimo di essere deboli. Non è il rifugio di chi teme il conflitto o la responsabilità. Non significa annacquare la propria posizione o rinunciare alla forza delle idee. La moderazione chiede disciplina, misura, capacità di tenere ferme le proprie convinzioni senza trasformarle in un’arma contro l’altro. Vuol dire resistere alla polarizzazione che domina il dibattito pubblico, dove sembra contare solo chi alza la voce. La moderazione richiede solidità, capacità di costruire invece di demolire, di tenere insieme invece di dividere, di cercare una sintesi possibile senza rinunciare alla propria identità. È una scelta politica fondata sull’idea che il bene comune nasca dalla composizione delle differenze.
Questa........





















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