No, Ermal Meta non ha detto “tecnicamente” una stronzata
Ermal Meta a me pare un bravo cantante. Almeno alcune sue canzoni le ho ascoltate volentieri (non chiedetemi i titoli, non ricordo) e so che piace anche in famiglia. Non conosco però cosa pensi, se pensi, se rilasci dichiarazioni e quali. Non so quindi se e quanto spesso gli succeda, però il nostro Ermal nei giorni scorsi ne ha detta una giusta. Mal gliene incolse. Non doveva. Doveva pensarci bene, prima di dirne una giusta. Il fatto è questo: sul Messaggero di qualche giorno fa è comparso un titolo: “Ermal Meta contro la violenza sulle donne: «Sono spaventato dal mostro che dorme dentro di me. Ogni uomo lo sente. Cosa posso insegnare a mia figlia?»“.
Non erano trascorse 24 ore ed ecco Ermal cadere nelle grinfie di due campioni del liberalismo nostrano. Sto parlando dei due, il Porro e il Cruciani, ogni settimana protagonisti su Rete Quattro di un duetto che va per la maggiore (“Un tavolo per due”,........
© Tempi
