«Obiettivo Studenti è una lista di derivazione fascista». E il Pd milanese è alla frutta
Attenzione attenzione: la lista Obiettivo Studenti, espressione degli universitari cattolici di Comunione e Liberazione, è una lista di «studenti di destra», «di chiara derivazione fascista», raccontare storie di donne che hanno scelto di dare alla luce i propri figli esprime «posizioni nettamente contrarie alla 194» e far parlare una neonatologa e la direttrice di un Centro di Aiuto alla vita in università è «antidemocratico».
Al contrario: impedire un incontro con bestemmie, urla, spintoni, gettando acqua agli organizzatori, staccando i microfoni e l’elettricità, zittire tre donne urlando «il ciellino non è malato, è solo un aborto mancato», «ma quale stato ma quale dio sul mio corpo decido io», «fuori Cl dall’università», è solo «dissenso». «Voi confondete violenza e dissenso», «le liste e i collettivi si sono scusati», «non è un diritto assoluto poter dire e fare qualsiasi cosa: attaccare la 194 lo trovo grave e pericoloso», «e comunque è una legge obsoleta, andrebbe superata», ma «se c’è dovete dire grazie ai comunisti», «come disse Foa a Pisanò “Abbiamo vinto noi e sei diventato senatore; se aveste vinto voi io sarei morto o in galera”».
La mozione di Migliarese (Lega) per condannare le violenze in Statale
Ma perché fare esercizio di realtà se ci sono i giovani milanesi del Pd? Accade nella rocca dem del Municipio 3: il 5 dicembre scorso il consigliere della Lega Piero Migliarese presenta una mozione in cui chiede di condannare quanto è avvenuto il 26 novembre presso l’Università Statale in via Celoria. Tempi aveva raccontato qui, qui e qui i fatti iniziati col boicottaggio dell’incontro “Accogliere la vita” organizzato alla Statale di Milano da Obiettivo Studenti. Tre le relatrici invitate a parlare: Soemia Sibillo, direttrice del Centro Aiuto alla vita Mangiagalli, Chiara Locatelli, neonatologa presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, Costanza Raimondi, assegnista di ricerca in bioetica all’Università Cattolica.
Tema dell’incontro: la libertà e la testimonianza di donne, spesso migranti, spesso lasciate sole, spesso in difficoltà economiche, che hanno chiesto aiuto per mettere al mondo il proprio bambino. Dunque nessun incontro sulla 194/78 ma su ciò che la legge stessa prevede: offrire alle madri una scelta consapevole. Finché un gruppo di sinistra, Studenti indipendenti Statale con altre sigle come Udu, Rebelot, Cambiare Rotta, lo ha reso impossibile.
Lo striscione esposto fuori dall’aula in cui si è svolto l’incontro “Accogliere la vita”, Università Statale, Milano, 26 novembre 2024 (foto Tempi)«È accaduto un fatto grave, qui, a Città Studi. Doveroso prendere posizione»
«La mozione l’ho presentata per tre motivi – spiega Migliarese a Tempi -. È accaduto un fatto grave; è accaduto in un’aula dell’Università Statale di Milano in via Celoria; è accaduto qui, nel Municipio 3, che con Città Studi ha una vocazione universitaria importante e specifica. I fatti sono stati condannati a partire dal consiglio comunale di Milano fino al Parlamento ed era doveroso che prendesse posizione anche il Municipio». Tuttavia il consiglio non vede l’urgenza di dibattere la questione che viene calendarizzata solo il © Tempi
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