Eric Voegelin, filosofo dell’ordine e della verità
Eric Voegelin (1901-1985) è stato forse uno degli ultimi autentici filosofi. Autore prolifico e certamente complesso, è ormai quasi dimenticato, e si capisce anche perché: parlare di trascendenza, verità e ordine di questi tempi è qualcosa che desta sospetto nei contemporanei. Espunto qualsiasi riferimento alla dimensione religiosa e ultraterrena dell’esistenza umana sia dal discorso accademico sia da quello pubblicistico, è evidente che ogni autore che ne tratti è considerato o un rudere intellettuale o un pericoloso conservatore. Del resto è Voegelin stesso che nota nei suoi ricordi autobiografici di essere stato apostrofato come un fascista e persino un nazionalsocialista (sic!).
Ma chi era questo filosofo tedesco naturalizzato americano? In italiano disponiamo di qualche sua gemma tradotta. Pensiamo, per esempio, alla pubblicazione in corso della monumentale opera in cinque volumi di Ordine e storia per Vita e Pensiero e con la cura di Nicoletta Scotti Muth: il terzo volume, dedicato a Platone e Aristotele, è stato tra l’altro presentato all’Istituto Bruno Leoni con gli interventi della curatrice, Sergio Belardinelli e Lorenzo Ornaghi. Ma consideriamo anche le ormai classiche traduzioni de La nuova scienza politica........
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