Sortita Ucraina a Kursk: i rischi di provocare Mosca
La sortita Ucraina nella regione russa di Kursk ha con sé il consenso degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Il secondo ha un rilievo molto relativo, data la cronica mancanza di peso politico dell’Ue, incapace d’esprimere una linea unitaria ed anzi molto divisa al proprio interno, anche sulla guerra che si sta combattendo; il primo invece significa di più. La propaganda occidentale sta rappresentando quella che è poco più d’una sortita come una messa a serio rischio della tenuta di Putin nella sua strategia. Può darsi, ma c’è da dubitarne.
Non tanto perché siamo ormai abituati alle esagerazioni propagandistiche del mondodell’informazione occidentale sulle debolezze della Federazione russa: chi ha un po’ di memoria ricorderà che un paio di mesi dopo l’inizio dell’operazione speciale putiniana, ci fu narrato che l’economia moscovita era al collasso, sul punto di sprofondare, a tal segno che la Direttrice della Banca centrale era data si può dire in fuga e Putin quasi a farla arrestare. Se non vado errato, la Direttrice è ancora lì e l’economia della Federazione è ancora salda, anzi più florida che pria. Dunque, c’è poco da credere a quel che ci viene riferito.
Del resto, che un migliaio di pur agguerriti militi ucraini riescano a penetrare in uno dei tanti possibili fronti del vasto confine comune sfruttando il formidabile – in guerra è sempre così – effetto sorpresa, non è cosa da nulla, ma certo è la manifestazione tipica d’una delle forme del........
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