Se cercate “qualcosa” fidatevi (almeno un po’) del web
Il web - “la sottorete di internet che riunisce i siti che permettono un sistema di navigazione ipertestuale e visualizzabili sul computer per mezzo di appositi programmi software (detti browser)” - è tutto e nulla, vuoto e pieno, nirvana e maledizione, pausa e frenesia. Lo seguo, lo consulto, lo studio, lo sfido, tra lavoro e ozio, per cercare risposte a domande che non sempre pongo e che conunque quasi mai soddisfo. O solo per cercare ispirazione ai miei orizzonti, arricchirmi di parole e immagini, chiudere gli occhi e sognare, spalancarli e scrivere.
Il web è il dubbio, non ha in sé alcuna certezza. Non c’è una vera traccia a guidarmi, è il cuore che comanda: posso navigare fino alle estreme periferie del regno, naufragare come Ulisse in un mare sconosciuto oppure sollevarmi dalla rumorosa e stantia terra degli uomini per attraversare lo spazio immoto e fragile degli uccelli, quello che percorse Charles Lindbergh, il primo aviatore ad attraversare l’Atlantico in solitaria nel 1927, e che lo rese........
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