Bonaccini e il terzo mandato: "Mi dissero no, ma è utile"
Bologna, 16 giugno 2025 – Tagliatelle al ragù in una mano e polenta da friggere nell’altra, la volontaria in grembiule ferma Stefano Bonaccini, presidente del Pd, alla festa di Crevalcore, nella Bassa tra Bologna e Modena, quella del terremoto d’Emilia del 2012: "Hai visto che adesso che non ci sei più tu, vogliono mettere il terzo mandato?". L’europarlamentare abbozza un sorriso: "A me lo dissero in faccia eh... ‘Ma perché dovremmo farvi un regalo?’: nei sondaggi ero avanti di oltre 30 punti, anche se i sondaggi lasciano il tempo che trovano. Ma in Emilia-Romagna abbiamo poi vinto benissimo con Michele de Pascale".
Bonaccini, a lei la possibilità di (ri)correre fu negata. E ora se ne riparla: come trova la discussione sul terzo mandato?
"Surreale. Io con un terzo mandato sarei d’accordo. E non tanto e solo per il mio caso. Credo che, se fosse stato possibile, la coalizione e il mio partito mi avrebbero chiesto di ricandidarmi".
Al ‘No’, però, il suo partito non si stracciò le vesti...
"Ragioniamo in........
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