Il procuratore di Prato: “Una rivoluzione culturale contro la mafia cinese”
Prato, 20 aprile 2025 – Nell’ultima settimana Prato ha assistito a un’escalation di violenza nella comunità cinese senza precedenti: ieri notte l’ultimo caso con un uomo ferito per strada alle porte di Chinatown a 24 ore da un altro efferato episodio. C’è bisogno di una “rivoluzione culturale, oltre che di strumenti nuovi”: ne è convinto il procuratore Luca Tescaroli.
Com’è la situazione?
“C’è stata una evoluzione. Non possiamo più parlare di un monolite, ma di distinti gruppi criminali, capaci di muoversi con logiche organizzate e di intessere rapporti con strutture mafiose di casa. A Prato, dove vivono 50mila cinesi, 33mila dei quali regolari, questi gruppi agiscono in modo sempre più spregiudicato”.
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