Bimba rischia la vita per il morbillo. “Vaccino saltato per un viaggio, importante rispettare i tempi”
Firenze, 18 giugno 2025 – A 19 mesi ha rischiato la vita per quella che per molti di noi è una patologia «banale». Ma banale il morbillo non è: le sue conseguenze possono essere gravissime, anche mortali. La piccola non era vaccinata, nonostante il calendario vaccinale della Toscana preveda la prima dose tra i 12 e i 18 mesi. Una scelta non ideologica da parte della famiglia: dovevano partire per un viaggio all’estero e hanno deciso solo di rinviare l’inoculazione. «Alla fine uno o due mesi in più cosa possono cambiare?» avranno pensato. Ma il morbillo è altamente contagioso e ha colpito la piccola, in un Paese con un tasso di vaccinazioni più basso di quello italiano e con molti più casi in circolazione. Quando la piccola è tornata in Italia sono emersi i primi sintomi, tipici della malattia endemica. Poi la situazione è peggiorata fino a quella che è stata diagnosticata come una polmonite batterica. La bimba è stata portata al Meyer e ricoverata di urgenza: ci sono voluti ben 10 giorni di terapia intensiva e di intubazione, nonché tutte le competenze dei professionisti dell’ospedale fiorentino e le cure di terzo livello per poterla salvare. Dopo l’estubazione, la piccola paziente ha ancora avuto bisogno di supporto respiratorio non invasivo per alcuni giorni. Poi finalmente è arrivato lo scioglimento della prognosi e il ritorno in reparto. È salva e sta bene. Se la caverà. La polmonite dovuta a infezione polmonare da morbillivirus (questo il nome scientifico) si verifica in circa il 5% dei pazienti e........
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