Chi deve pagare l’Imu 2025 (e chi è esente). Quanto vale l’acconto e come si calcola
Roma, 9 giugno 2025 – Scatta lunedì 16 giugno 2025 il termine per versare l’acconto Imu sulle seconde case e sugli immobili diversi dall’abitazione principale. Una scadenza che coinvolge circa 25 milioni di immobili in tutta Italia, tra abitazioni a disposizione, case in affitto, negozi, uffici, capannoni e locali commerciali. L’acconto rappresenta il 50% dell’importo complessivo dovuto per l’anno in corso, calcolato sulla base delle aliquote deliberate dal Comune.
Imu sta per Imposta Municipale Propria ed è un tributo comunale che si applica agli immobili diversi dall’abitazione principale, salvo eccezioni previste dalla legge. L’Imu non si applica quindi all’immobile in cui il contribuente risiede anagraficamente e dimora abitualmente. Ne sono escluse anche le relative pertinenze, una per ciascuna categoria, ovvero box, cantina, soffitta. Fanno però eccezione le case considerate ‘di lusso’ (categorie catastali A/1, A/8 e A/9), per le quali l’imposta è dovuta anche se adibite a prima casa, con una detrazione fissa di 200 euro. Se l'immobile è invece una seconda casa o comunque non è utilizzato direttamente dal proprietario, per esempio perché affittato o dato in comodato, l’Imu è dovuta. In caso di comproprietà, ogni soggetto paga la propria quota, senza solidarietà.
Dal pagamento dell’Imu sulla seconda casa sono invece esentati: il........
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