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Cittadinanza un’occasione persa, il fattore migranti una chance

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15.06.2025

Nessuno, o quasi nessuno, dei leader promotori dei referendum riteneva che la battaglia contro il centrodestra potesse essere vinta. Si trattava, soprattutto, di dimostrare la capacità di mobilitazione di una piazza progressista impegnata a promuovere il cosiddetto campo largo, intestandosi un progetto politico in grado di rendere più giusta la società e più efficaci le istituzioni. Un impegno che la bocciatura del referendum non fa venire meno. Dall’analisi dei risultati è emerso che il sostegno popolare ai diversi quesiti non è stato uniforme. Il che pare del tutto comprensibile. È interessante capire quali siano le sensibilità e le speranze del popolo progressista. Una cosa pare certa. Il quesito risultato meno convincente è stato quello sulla cittadinanza, che era il più politico. Insomma nel Paese sul tema della cittadinanza se la destra è particolarmente ostile, la sinistra è quantomeno perplessa. Evidentemente anche nel popolo della sinistra la diversità etnica e culturale viene vissuta come una minaccia.

Eppure viviamo in un mondo in cui le società nazionali sono sempre più multietniche. Lo straniero che vuole integrarsi nel Paese in cui ha deciso di vivere non dovrebbe essere considerato come una minaccia, né ostacolato nell’esercizio dei suoi diritti fondamentali. Accogliere il migrante, però, non può essere considerato soltanto un atto di solidarietà , ma una vera e propria opportunità per promuovere lo sviluppo. Ci troviamo sempre più alle prese con crisi demografiche che producono un costante invecchiamento della popolazione. Occorrono strategie che possano consentire un ringiovanimento della........

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