Ipocrisie e pasticci da politica e calcio
Da lassù di certo Papa Francesco sta sorridendo. Ma è un sorriso perplesso e un poco amaro. Perché lui era uno che i protocolli e le forme li viveva sempre con fastidio neppure malcelato.
Pare che neppure avesse le scarpe adatte per partecipare al conclave che lo avrebbe eletto come successore di Pietro e se le fosse fatte comprate: le stesse, probabilmente, che ha poi portato per i suoi dodici anni fuori dal palazzo apostolico, magari facendole risuolare.
Ha trasformato la Papamobile in un’utilitaria, voluto un funerale da “comune mortale” sepolto nella terra e, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche, si era vestito con il poncho e i pantaloni da semplice prete.
Chissà cosa avrebbe pensato di fronte ai cinque giorni di lutto nazionale proclamati dal governo italiano in suo onore e all’invito del ministro Nello........
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