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Perinelli torna “a casa” per sfidare l’Ars et Labor: «A Ferrara ho affrontato Maradona»

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Ferrara L’appuntamento infrasettimanale di Coppa è accompagnato da una più che discreta dose di romanticismo, visto che domani sera a guidare lo Zola Predosa al “Paolo Mazza” ci sarà mister Fabio Perinelli. Profilo che non avrebbe bisogno di presentazione alcuna, ma una sintesi per i più giovani è doverosa.

Romano di nascita, classe 1962, cresciuto prima nella Pro Tevere e poi nelle giovanili della Lazio, dove indossò la fascia di capitano della Primavera e collezionò una presenza con la prima squadra, poi Brescia, Siena, Spal, Venezia-Mestre, Perugia, Catania, Spezia, Valle D’Aosta e Sassuolo le tappe della carriera dentro al rettangolo verde per il centrocampista. Perinelli arrivò a Ferrara quarant’anni fa, esattamente nell’estate del 1985, indossando il biancazzurro della Spal fino al termine della stagione 1986/1987. Un gran numero 10: tecnico, elegante, intelligente e autentico pupillo di Ferruccio Mazzola, che lo portò con sé un po’ ovunque. In totale ha collezionato 229 presenze fra i professionisti, condite da 27 gol.

Poi, il ritiro nel 1997 (era al Sassuolo) e la carriera da allenatore, all’alba del nuovo millennio,........

© La Nuova Ferrara