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L’Occidente avviato alla scomparsa perché ha eroso le sue fondamenta

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16.11.2024

Affermare che quella che viviamo è un’epoca di profondi cambiamenti è una banalità. Per nulla banale è invece notare come ci troviamo a vivere il trapasso verso un muovo ordine del mondo. Non si tratta insomma del succedersi delle fasi storiche: si tratta invece di un mondo del tutto nuovo rispetto a quello che siamo stati abituati a vivere – comprese le generazioni precedenti – negli ultimi secoli. La novità – amara e tuttavia già preconizzata – è che l’Occidente, la nostra patria culturale e umana, non si trova soltanto al tramonto – al quale seguirà l’aurora – bensì sia prossimo alla sua definitiva scomparsa; e che questa scomparsa produrrà un nuovo ordine mondiale, che già appare all’orizzonte. L’Occidente sta scomparendo perché ha progressivamente eroso le fondamenta sulle quali si era nei secoli edificato. In sintesi. Abbiamo inventato la scienza e ci ritroviamo lo scientismo – che della scienza è la grottesca controfigura – al punto che, in epoca pandemica, si ripeteva fosse necessario “aver fede” nella scienza, sesquipedale sciocchezza da far rabbrividire Galileo e Karl Popper. Abbiamo inventato il metodo del sapere e ci ritroviamo la tirannia tecnologica degli algoritmi ai quali........

© L'Opinione delle Libertà


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