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La Banca nazionale svizzera va controcorrente

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29.03.2024

Quali implicazioni sul commercio con l’Eurozona?

Nell’ultima settimana, la Banca centrale europea (Bce), la Federal Reserve (Fed) e la Banca d’Inghilterra (Boe) hanno confermato una politica monetaria prudente, mantenendo invariati i tassi d’interesse. I tre rispettivi banchieri centrali, Christine Lagarde, Jerome Powell e Andrew Bailey, non hanno escluso tagli dei tassi nella seconda metà del 2024, ma attendono ulteriori dati per confermare le attuali stime sull’inflazione. Da queste voci si distingue quella di Thomas Jordan, presidente della Banca nazionale svizzera (Bns), che il 21 marzo ha abbassato il tasso guida di 25 punti base, portandolo dall’1,75 all’1,5 per cento. Si è trattata di una decisione inattesa, dato che la maggior parte degli analisti si aspettava che i tassi rimanessero invariati per almeno altri tre mesi. Alla domanda sul perché sia stato il primo a procedere con l’allentamento della politica monetaria, Jordan ha risposto che “non è una questione se siamo primi o ultimi, prendiamo la decisione nel momento in cui siamo convinti che sia la........

© L'Opinione delle Libertà


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