“La Locandiera”, ritorno al futuro
Che cosa ci siamo dimenticati nel passato? Carlo Goldoni, in particolare, se parliamo di teatro. Così, Antonio Latella ne rivisita La Locandiera (in scena al Teatro Argentina fino al 28 aprile) tornando indietro nel XVIII secolo con i jeans e le vestarelle corte e le gonne strettissime e lunghe, o con gli spacchi profondi come vanno di moda oggi. Direte Voi: ma, Goldoni sarebbe contento? Beh, se la stragrande parte del suo “content” (contenuto) è però conservata in questo non-contenitore teatrale, in cui la scenografia si limita a un enorme bassorilievo piatto e ligneo di finte porte, armadi e finestre, posto sullo sfondo come un gigantesco arazzo ligneo, allora in questo caso, dicevamo, si può ancora parlare di Goldoni. Completano lo scenario un blocco cucina posto sul limite del lato destro e un tavolo con poche sedute, collocato nella parte a sinistra del palcoscenico. Poi, c’è lei: la Regina dell’ospitalità, affascinante e provocante come Sonia Bergamasco, nel ruolo di Mirandolina. Ape Regina di una combriccola di figure maschili farlocche, dove il brando e più brandy che spada, e la ricchezza serve solo a misurare chi ce l’ha più lungo (il........
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