L’Europa dalle incredibili contraddizioni
Qualche anno fa, nel pieno dell’emergenza pirateria nel golfo di Aden, l’Unione europea, su pressione degli armatori danesi, olandesi e tedeschi, decise di sottoscrivere un accordo con il Kenya ed un altro con Gibuti, al tempo evidentemente ritenuti sicuri ed affidabili, per accogliere e far giudicare i pirati somali fermati dalle navi della missione militare Atlanta, istituita per scortare le navi in transito in quelle acque ad alto pericolo.
Al fine di non alimentare ulteriore immigrazione i Paesi di bandiera delle navi coinvolte non volevano trasferire le persone fermate sul proprio territorio come le norme prevedevano conseguentemente il Consiglio venne loro in soccorso negoziando intese con Stati disponibili ad assumersi l’onere della giurisdizione e della detenzione.
Le intese sottoscritte sicuramente prevedevano la garanzia dell’equo processo e del rispetto dei diritti umani, compreso il divieto della pena di morte, la presunzione di innocenza, l’assistenza consolare a spese dello Stato di bandiera e ben presto le autorità giuridiche dell’Ue espressero soddisfazione per l’efficace esecuzione........
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