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Centocinquanta volte Luigi Einaudi

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27.03.2024

Il 24 marzo del 1874 nasceva Luigi Einaudi, colui durante i molteplici festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario della sua nascita è celebrato come un illustre economista, lungimirante statista, nonché arguto saggista e scrittore e inoltre viene ricordato per il suo costante impegno europeista. Tra le tante accezioni che hanno contraddistinto Luigi Einaudi non può non essere citata quella riguardante il suo innovativo e illuminante pensiero politico liberale. Il suo prestigio ha indotto l’opinione pubblica a considerare Einaudi una sorta di “padre della patria”, anche per il ruolo ricoperto come co-fondatore della Repubblica italiana, contribuendo alla stesura della Carta costituzionale. Detto ciò, sarebbe riduttivo relegare la figura di Einaudi, insieme al suo pensiero veramente liberale, a una sorta di imbalsamato riferimento per tutti gli indirizzi politici e partitici di turno. Il pensiero liberale di Einaudi era inconfutabilmente chiaro e scevro da ogni compromesso o influenza ideologica, il suo liberalismo si fondava sulla palese concezione che per sussistere la libertà e ogni sua declinazione, ci deve essere la libertà economica, garantita dal rispetto quasi sacrale del principio della proprietà privata.

Tale concezione lo portava ad affermare che il liberalismo è la dottrina di chi pone al di sopra di ogni altra meta il perfezionamento,........

© L'Opinione delle Libertà


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