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Mali: la prima sconfitta russa in Africa

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08.08.2024

Ha fatto molto scalpore un video circolato sui social network alcuni giorni fa, dove si è vista la strage di mercenari Wagner (ancora così identificati, ora Africa Corps) e soldati del Mali, uccisi in uno scontro a fuoco durato dal 25 al 27 luglio in una località desertica al confine tra Mali e Algeria, chiamata Tin Zaouatine. L’evento bellico si è collocato nelle rivendicazioni del popolo dell’Azawad, Csp-Dpa (Cadre stratégique pour la défense du peuple de l’Azawad), guidato da pochi mesi da Bilal Ag Acherif. Si tratta di una coalizione di gruppi ribelli separatisti del nord del Mali. Questi hanno dichiarato la loro indipendenza dal 2012 e si sono opposti alle FaMa, Forze Armate maliane, supportate robustamente dal gruppo russo ex Wagner.

Il conflitto ha rappresentato la prima pesante sconfitta dei mercenari russi in Mali, dove il gruppo paramilitare opera a sostegno delle forze governative dalla fine del 2021. Tale débâcle ha fatto sorgere dubbi sia sulla effettiva capacità offensiva fornita alle forze regolari maliane dalle milizie Africa Corps, sia su come siano riusciti i guerriglieri delle tribù Azawad e tuareg a causare danni devastanti ai maliani, ma soprattutto ai russi. Inoltre, la disfatta ha assunto un significato politico in quanto ha messo in dubbio la forza della giunta golpista del colonnello Assimi Goïta, uscita rafforzata dopo la ripresa, nel novembre del 2023, della storica roccaforte dei ribelli tuareg, la cittadina di........

© L'Opinione delle Libertà


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