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La valenza di un test psicoattitudinale: intervista al dottor Andrea Augusto La Bella

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04.04.2024

In questi giorni sono fioccate le polemiche per l’introduzione dei test psicoattitudinale per gli aspiranti magistrati. In questo clima di scontro ideologico, cerchiamo di fare un minimo di chiarezza intervistando il dottor Andrea Augusto La Bella, psicoterapeuta, con un’esperienza lavorativa anche nel settore pubblico.

Dottor La Bella, innanzitutto ci può spiegare cosa sono i test psicoattitudinali?

Il processo di selezione di un candidato, sia nel settore pubblico che nel privato, è un qualcosa di estremamente delicato. I test, sia attitudinali che psicoattitudinali, rappresentano in qualche modo la premessa indispensabile nell’iter selettivo di un lavoratore, avendo l’obiettivo di scegliere i concorrenti che si avvicinano maggiormente al profilo professionale richiesto. I test attitudinali riguardano delle competenze specifiche, come ad esempio l’uso di software, capacità linguistiche (nel senso di lingue parlate) piuttosto che aree di conoscenza applicabili al lavoro per il quale si concorre. Ma valutano anche le caratteristiche cognitive dell’individuo: attenzione, memoria, apprendimento, pensiero, linguaggio, soluzione di problemi. I test psicoattitudinali, oltre a valutare quanto detto sopra per i test attitudinali, come area di indagine allargano la........

© L'Opinione delle Libertà


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