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Non è un paese per disabili

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23.10.2024

Ma non è mai troppo tardi per iniziare ad esserlo.

La concezione di persona con disabilità è molto cambiata negli ultimi anni, da una concezione prettamente di tipo assistenziale-curativa si è passati ad una concezione focalizzata sulla valorizzazione della loro dignità, autonomia e piena inclusione sociale.

Tale cambiamento è stato possibile grazie ai numerosi interventi legislativi intervenuti in tale ambito.

Il primo punto di svolta è stato sicuramente segnato dalla Legge 104/1992 (“Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”) emanata al fine di disciplinare i principi generali inerenti ai diritti, all’integrazione sociale e all’assistenza delle persone con disabilità, in particolare garantendo loro il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti all’interno di tutti gli ambiti della vita sociale (famiglia, scuola, lavoro e società), rimuovendo tutte quelle circostanze ostative alla piena realizzazione dei loro diritti.

In particolare, la legge è nata soprattutto al fine di assicurare un adeguato sostegno non solo agli individui disabili ma anche ai familiari chiamati a prendersi cura di loro (i cosiddetti Caregiver), predisponendo una serie di agevolazioni fiscali (anche in termini di detrazioni fiscali) finalizzate a favorire l’integrazione scolastica, l’inserimento nel mondo del lavoro (articolo 18-22), la rimozione delle barriere architettoniche, la mobilitazione e la comunicazione (articolo 23-29) e l’assistenza al disabile.

La citata normativa è stata fondamentale anche nella definizione di persona portatrice di handicap (persone con una minorazione fisica, psichica o sensoriale, tale da determinare una difficoltà nelle relazioni, nell’apprendimento o nell’integrazione lavorativa, in termini di emarginazione o di svantaggio sociale e di riduzione dell’autonomia necessitando di assistenza permanente) e di handicap grave (persone con minorazione, singola o plurima, tale da ridurre l’autonomia personale, correlata all’età, necessitando di assistenza permanente, continuativa e globale nella sfera individuale o in quella di relazione), condizioni accertabili tramite apposita commissione medica.

Altra pietra miliare nella disciplina........

© L'Opinione delle Libertà


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