Chi rappresenta davvero il Paese in questi tempi orribili
Oltre la cortina della propaganda, tra i fumi di reboanti proclami, l’Italia si è auto-confinata in una sostanziale irrilevanza nello scacchiere europeo, figurarsi sulla ribalta mondiale. L’urticante sgarbo dei “volenterosi” al nostro governo sulla partita ucraina, cui è seguita la spasmodica rincorsa della premier a ritagliarsi una lama di luce riflessa, è il rovescio degli imbarazzati balbettii sul massacro di civili inermi in Palestina. Nessuna univoca e perentoria condanna di Netanyahu, nel disagio, largamente condiviso, di dover dar conto del fitto import export di materiali spionistici e militari.
A rimorchio degli umori cangianti di Trump, ci si è illusi di guadagnarne in levatura internazionale, riparandosi sotto un ombrello che si sposta di continuo, lasciandoci alle intemperie. Dalla pioggia dei dazi, per cominciare. Per finire triturati, nello spazio di un post,........
© L'Espresso
