Noi utenti fragili impigliati nella rete che ci ha connessi
C’è un nuovo criminale silenzioso che serpeggia tra le pieghe della nostra quotidianità digitale. Non spara, non ruba con la forza, non scassa serrature. Ma entra comunque nelle nostre case, svuota i conti, ci umilia, ci fa sentire ingenui, impotenti. È la truffa 5.0, il furto invisibile che passa attraverso una mail, un link su WhatsApp, una telefonata che sembra provenire dalla propria banca. La copertina di questa settimana è dedicata a un’inchiesta che ci riguarda tutti, perché oggi nessuno può dirsi davvero al riparo da questi attacchi.
I numeri parlano da soli: decine di milioni di euro l’anno solo per l’Italia. È questo il giro d’affari delle frodi informatiche, una vera e propria economia criminale globale, in........
© L'Espresso
