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Il fumo resta il «big killer». E lo «svapo» non è da meno

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02.06.2025

L’ALLARME. Roberto Boffi (Istituto nazionale dei tumori di Milano): i rischi associati all’uso del tabacco restano altissimi. E l’e-cig ha peggiorato le cose.

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Bergamo

Il fumo rappresenta ancora oggi una delle principali emergenze sanitarie. A rilanciare l’allarme è il professor Roberto Boffi, responsabile di Pneumologia presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che mette in luce i dann i gravi e spesso irreversibili causati dal consumo di tabacco e dai nuovi dispositivi elettronici a base di nicotina che stanno spopolando tra i giovani. «Il primo danno che va conosciuto è quello cardiovascolare - spiega - un fenomeno che colpisce spesso in modo improvviso: infarto e ictus, due malattie legate anche al forte consumo di sigarette».

Accanto alle patologie cardiache, il tumore al polmone resta tra i più temibili, nonostante i progressi diagnostici e terapeutici. «Tutti noi abbiamo paura dei tumori, in questo caso in particolare specifico quello legato ai polmoni, definito uno dei “Big Killer”, perché colpisce con mortalità elevate; questo avviene perché la gente fuma tantissimo, e fumano molto più le donne rispetto a quanto avvenisse una volta».

Tra i rischi associati al fumo, emerge anche il tumore alla vescica. L’età di insorgenza, soprattutto tra le donne, si sta abbassando in modo preoccupante. «Stiamo riscontrando di recente anche all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, un aumento dei tumori alla vescica, dove nelle donne si è anche abbassata l’età media: questo........

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