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Lago assediato, obiettivo: una maxi variante da 200 milioni di euro

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15.04.2025

IL PROGETTO. La grande opera non è stata ancora inserita nel contratto di programma Anas, in scadenza a fine anno.

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Lago d’Iseo

Ore 7.30, per chi esce di casa in auto per andare al lavoro cominciano i primi rallentamenti e le code. Una manciata di minuti dopo sulle strade tra il basso Sebino e la Val Calepio ecco comparire anche le mamme, i papà e i nonni che accompagnano a scuola o alla fermata dell’autobus figli e nipoti. Tra le 9.30 e le 10 le principali arterie del territorio, la statale 469 che corre dalla sponda bergamasca del lago corre fino al casello A4 di Palazzolo, e la provinciale 91 che da Sarnico taglia la Val Calepio in direzione di Bergamo, cominciano a diventare un po’ più scorrevoli. All’ora di pranzo e in concomitanza con le uscite dalle scuole si torna a procedere con fatica. Nel primo pomeriggio ecco una nuova «finestra» per muoversi in modo abbastanza agevole. Fino alle 17, quando tutto si ferma di nuovo fino a sera.

Lo sa bene chi vive o lavora tra il medio e basso Sebino e i paesi della Valle di Calepio, detta anche rubber valley per le numerose aziende leader nel settore della gomma. Quella descritta è........

© L'Eco di Bergamo