Bergamo, nidi e mense scolastiche più cari. «Meno risorse, scelta necessaria»
LA DECISIONE . Da settembre verranno rimodulate le tariffe sulla base delle fasce Isee: le rette mensili andranno da un minimo di 153,60 euro a un massimo di 590. Ritocchi anche per la refezione. Ma sono previste anche una serie di agevolazioni.
Accedi per ascoltare gratuitamente questo articolo
Da settembre cambiano le tariffe degli asili nido e delle mense scolastiche. Dopo il ritocco della sosta e della tassa di soggiorno, l’amministrazione di Palafrizzoni presenta le ulteriori misure per mettere in salvo il Bilancio. Per far quadrare i conti, infatti, «ballavano» tra gli 8-9 milioni di euro sul 2025, fa il punto il vicesindaco-«tesoriere» Sergio Gandi, che ribadisce il doppio binario di azione: «Razionalizzare le spese e rimodulare le entrate». La nuova doppia operazione vale circa 920mila euro, tra i 340mila euro sugli asili nido (il cui gettito passa da 1.610.000 nel 2024 a 1.950.00 nel 2026) e i 580mila euro sulle mense (dai 3.572.400 del 2024 ai 4.150.000 del 2026).
Da fine febbraio-inizio marzo si apriranno le iscrizioni agli asili nido della città. Le famiglie si troveranno di fronte alle nuove tariffe decise dalla Giunta Carnevali che portano le rette mensili da un minimo di 153,60 euro a un massimo di 590 euro, a seconda della fascia Isee di appartenenza. «Non piace a nessuno rivedere le tariffe – interviene l’assessore ai Servizi educativi Marzia Marchesi – ma un adeguamento era necessario. Da un lato perché le tariffe erano ferme da dieci anni, dall’altro perché i costi sono aumentati........© L'Eco di Bergamo
![](https://cgsyufnvda.cloudimg.io/https://qoshe.com/img/icon/go.png)