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Capolavoro Sinner, così Jannik a Wimbledon ha «usato la sconfitta» per diventare leggenda

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14.07.2025

sport

WIMBLEDON. L'uomo arrivato dalle montagne attorno a San Candido ha scalato una vetta mai toccata da nessun italiano prima di lui. Jannik Sinner è il nuovo re di Wimbledon, il tempio del tennis, primo azzurro nella storia a riuscirci dopo aver detronizzato il suo grande rivale Carlos Alcaraz, nel pomeriggio di domenica 13 luglio, che arrivava da due trionfi di fila ai Championships e che si è arreso in quattro set al cospetto del numero uno al mondo.

Solido e determinato

Più solido, più determinato, semplicemente più forte sui prati londinesi. Il tennista altoatesino in un colpo solo ha così “vendicato” la sconfitta subita nell'amara finale del Roland Garros e iscritto il proprio nome nell'albo d'oro dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club. «Quando si è giovani è il sogno dei sogni, io sto vivendo il mio sogno ed è bellissimo – ha raccontato a caldo l'azzurro, che rinforza così il primato nel ranking Atp, rivolgendosi poi allo spagnolo - È stato un torneo incredibile, grazie per il giocatore che sei. È così difficile affrontarti, abbiamo un bellissimo rapporto sul campo e fuori dal campo». Jannik si è imposto in rimonta, in poco più di tre ore, con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4, 6-4, sovvertendo il pronostico che lo vedeva sfavorito. Dopo un primo set sottotono è stato più preciso al servizio, più aggressivo in risposta, più dominante negli scambi da fondo prolungati. Una risalita figlia di una cocente delusione. «A Parigi la sconfitta è stata durissima, però alla fine non importa come vinci o come perdi – ha ammesso -. Soprattutto nei tornei importanti devi capire cosa non ha funzionato e lavorare su questo. Usare la sconfitta e continuare a lavorare è uno dei motivi per cui sono qui con questo trofeo».

Addio........

© Il Tirreno