La condanna di Marine Le Pen: rischio caos politico in Francia. Cosa può succedere ora
Parigi, 31 marzo 2025 – È un terremoto politico quello che ha scosso la Francia la mattina di lunedì 31 marzo 2025. Marine Le Pen, capogruppo del Rassemblement National alla camera dei deputati, è stata condannata a quattro anni di reclusione, di cui due senza sconti di pena, una multa di 100.000 euro e cinque anni di ineleggibilità con applicazione immediata. Oltre a lei, 8 eurodeputati e 12 assistenti parlamentari del partito di estrema destra sono stati condannati a pene comprese tra gli 8 mesi e i 5 anni. Tra di loro Louis Aliot, vicepresidente del partito, sindaco di Perpignan dal 2020 e ex compagno di Marine Le Pen, il deputato Julien Odoul e Nicolas Bay, ex segretario del partito dal 2014 al 2017, ormai tra le fila di Reconquête, il movimento di Eric Zemmour.
La sentenza è stata pronunciata dopo tre ore di udienza dal magistrato Bénédicte de Perthuis al Tribunale di Parigi, in assenza di Marine Le Pen che ha abbandonato l’aula in anticipo. La triplice candidata alle elezioni presidenziali del 2012, 2017 e 2022, non potrà quindi presentarsi al prossimo appuntamento elettorale, nel 2027. Elezioni che Marine Le Pen vincerebbe a mani basse al primo turno: secondo l’ultimo sondaggio Ifop, pubblicato dal Journal du Dimanche, settimanale vicino all’orientamento politico del partito, Marine Le Pen otterrebbe tra il 34 e il 37 % dei voti, oltre 10 punti in più rispetto agli altri candidati tra cui Laurent Wauquiez (destra repubblicana), Edouard Philippe (centro) e Jean-Luc Mélenchon (sinistra radicale).
Il processo per appropriazione indebita di fondi europei destinati al proprio partito era cominciato a settembre 2024, dopo quasi dieci anni di indagini. Nel 2014 l’ufficio europeo della lotta........
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