Se non c’è alternativa c’è controllo
Si è discusso a lungo del caso del cardiopatico triestino a cui l’ospedale Cattinara avrebbe negato un intervento al cuore perché aveva rifiutato di vaccinarsi. Quattro le vaccinazioni richieste e non fatte: contro pneumococco, Covid, influenza e Herpes Zoster.
Si è già scritto molto, perciò non ci dilungheremo, ma invitiamo a qualche riflessione.
Va detto che all’indomani della pubblicazione della lettera dell’ospedale da parte del quotidiano La Verità – in cui si è letto testuale che il paziente non è stato operato perché sprovvisto delle vaccinazioni raccomandate – l’ospedale ha cercato di sistemare l’accaduto. Non potendo negare di aver inviato la mail in cui si precisava anche che il paziente sarebbe stato cancellato dalle liste d’attesa, la struttura ha spiegato che è stato lo stesso cardiopatico a rifiutare l’intervento e precisato “di aver sempre seguito il malato con regolarità”.
Leggete qui.
Un caso da chiarire
Si è poi appreso che la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di FdI alla commissione di inchiesta sul Covid, ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla vicenda e sollecitare un intervento del ministro Schillaci.
Buonguerrieri desidera appurare se c’è stata “discriminazione di un paziente fragile, un fatto grave, in contrasto con l’articolo 32 della Costituzione” e chiede al ministro come potranno essere tutelati i malati in........© Il Giornale
