Salvini messo alle strette punta tutto sul Veneto. Obiettivo: più voti di Meloni
La Lega è sul sentiero di guerra. A Bari Salvini, che guida la carica, è riuscito a rubare la scena a sorella Giorgia e non è compito facile. Ma quello strillo volutamente triviale, «Fuori dalle palle i migranti che non rispettano la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra Costituzione», era fatto apposta per imporsi sulle prime pagine a scapito della più potente alleata e c’è riuscito perfettamente.
L’offensiva leghista è a tutto campo. Gli emendamenti del ministro leghista dell’Economia sono quelli del suo partito: mirano a cancellare l’aumento della tassa sugli affitti brevi e lì la vittoria del fronte Lega- Fi è già certa ma chiedono anche di allargare la platea interessata dalla “pace fiscale”, includendo anche tutti quelli con accertamenti in corso. A sorpresa, sempre da Bari ma non dal palco, il ministro dei Trasporti annuncia un imminente decreto, o forse più d’uno, su temi che dovrebbero non riguardarlo affatto: sicurezza e immigrazione. Giorgia Meloni di queste misure che il suo governo starebbe per varare non ne sa niente e la sorpresa non è che le abbia fatto tanto piacere.
Il ministro degli........





















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