Se Masaniello, nato a Napoli nel 1620, in una casa poco distante dalla popolarissima piazza del Mercato, era un pescivendolo, non è detto che non si possa comunque ricordare. Ad esempio, a proposito della rivolta del cappuccino. O meglio, della colazione nei bar. Può essere un cappuccino la scintilla per una rivolta? Il post sui social di un ex consigliere comunale altoatesino accende oggi gli animi.

Due cappuccini con due brioches in centro città, vicino alla piazza del mercato, quasi 15 euro di conto (14,40, per la precisione), ben visibili sullo scontrino. A fianco della fotografia, analogo scontrino per medesima ordinazione in Puglia: 6,80 euro complessivi e comprensivi, evviva, – aggiungono i commenti – di un sorriso. Un tema che scuote nel profondo e a centinaia seguono il post che, forse, è solo giunto in un momento di stanchezza. Di un popolo abituato a pagare troppo? Non il pesce, non (solo) i cappuccini, ma soprattutto casa e beni primari. Del resto, qualcuno diceva: "Se non hanno più pane, che mangino brioche".

E a proposito di vitalizi, da ora chiamati "indennità differita": tempo di vendemmia, 18 milioni di anticipi ai consiglieri regionali. Per averne diritto è sufficiente esibire un mandato come consigliere regionale di "almeno cinque anni anche non consecutivi" e 67 anni d'età che però possono ridursi a 60. Si prevede la rivalutazione ogni anno e in caso di premorienza moglie e figli avranno diritto alla indennità di reversibilità. Si pensava, errando, ma confidando nella riforma dei vitalizi del 2014, che questa avrebbe finalmente tagliato le esorbitanti cifre della legge del 2012, portando in questo modo a un rientro per l'ente pubblico di 30 milioni di euro da destinare a aiuti per le famiglie? E invece tra richieste di........

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