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L'Europa massima possibile. Con i nazionalismi tornano le guerre

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16.03.2024

Ma cosa sta realmente accadendo nel mondo e come possiamo reagire? Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron suggerisce al cancelliere tedesco Olaf Scholz di prepararsi a una possibile guerra. Un richiamo così aperto alla logica delle armi è una notizia che dovrebbe scuotere nel profondo tutti noi europei. E la conferma di quanto sia il momento di guardare con estrema attenzione alle novità di questo tempo e ai suoi pericoli. Di capire cosa sta avvenendo.

Si moltiplicano i conflitti armati, le guerre e, all’interno degli Stati, i conflitti sociali generati dalle disuguaglianze, che mettono a rischio le democrazie e i suoi valori in tutto il mondo. Milioni di persone deluse guardano più a chi risponde a domande di sicurezza, anche se solo con slogan, piuttosto che a chi propone valori democratici. Sono nuovi processi che guidano il mondo. Il nuovi protagonismo degli Stati segna l'inizio di una fase di deglobalizzazione. Al tentativo di ricreare mercati locali e forti sfere di influenza I processi di globalizzazione hanno rappresentato il primato della finanza sul potere degli Stati e dell'economia sulla politica. I risultati li abbiamo conosciuti. Spostamento geografico delle capacità produttive in angoli diversi del pianeta, ma soprattutto nascita di incredibili concentrazioni di ricchezza in mano a gruppi, famiglie o a persone immensamente ricchi. Ricchi e potenti, in alcuni casi, addirittura come Stati. Questo processo ha prodotto soprattutto nelle democrazie occidentali gravi crisi sociali e delusione di ceti medi che hanno improvvisamente perso le loro sicurezze. Da qui, la disillusione e la rabbia raccolta dal nazionalismo e dal populismo. Questi processi mettono infatti in discussione non solo gli assetti geopolitici del secondo dopoguerra, ma minano gli stessi equilibri sociali. Non a caso, persino i miliardari – consapevoli dei pericoli del crollo di un sistema - hanno chiesto al forum di Davos di essere più tassati.

Nella de-globalizzazione la politica ha ripreso il suo ruolo contro questi processi. Gli Stati a economia continentale hanno la forza di dare più centralità ai mercati locali e tornare nella scena mondiale direttamente per rafforzare le proprie sfere di influenza e stanno riorganizzando gli scenari........

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