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Replicato, a basso costo. L'Ai made in China manda nel panico l'America

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27.01.2025

È la caduta dell’Impero romano d’Occidente, visto in diretta sugli schermi delle quotazioni finanziarie. Certo che bisogna stare calmi, che i processi storici sono complessi. Ma per la prima volta assistiamo, a pochi giorni dall’incoronazione dell’imperatore, alla decimazione delle sue legioni. Molto più banalmente, senza scomodare la storia, potremmo dire che chi la fa l’aspetti. Oppure, aggiornando un altro vecchio adagio, chi di start up colpisce di start up perisce.

In poche ore i mercati finanziari di tutto il mondo sono stati sconquassati da uno tsunami che aveva un bersaglio preciso: il cuore della Silicon Valley. Chiunque aveva a che fare con il mondo digitale americano, celebrato nel giorno dell’insediamento di Donald Trump come un apparato esclusivo che ci stava conducendo su Marte, ha dovuto leccarsi profonde ferite. Il nuovo prodigio tecnologico, o spettro finanziario, si chiama DeepSeek, una start up che ha elaborato un cosidetto LLM, un Large Language Model, che a detta degli esperti è in condizione di surclassare i celebrati prodotti della west coast americana. E già qualcuno chiede il conto all’apprendista stregone Elon Musk, come Bill Gates, il fondatore di Microsoft, che definisce follie le incursioni politiche del miliardario sudafricano.

Ma cosa è successo concretamente? Chi ha potuto sperimentare il nuovo servizio dice che parla come ChatGPT, è veloce come Gemini, costa meno di un missile di SpaceX. Si tratta di un dispositivo di intelligenza artificiale generativo di tipo conversazionale, tipo appunto i prodotti ormai più popolari, che propone prestazioni altissime a costi incredibilmente contenuti. Sembra che nelle nuove tecnologie immateriali, quelle appunto digitali, si stia riproducendo il paradigma manifatturiero della competitività cinese, che copia un prodotto e la riproduce poi a costi e condizioni assolutamente imbattibili. E sarebbe davvero la prima volta.

Il tutto grazie ad una pratica open source, cioè permettendo ai programmatori di tutto il mondo di mettere mano sui codici sorgente per riprogrammare e adattare il sistema. Collaudando così ogni singola prestazione e perfezionando quel prodotto gratuitamente.

Questa era la magia che aveva inventato la Silicon Valley e che paradossalmente ora, dopo che gli americani hanno annunciato una brusca nazionalizzazione dei loro sistemi, viene impugnata dai cinesi. Uno shock che in poche ore ha falcidiato i portafogli degli investitori tecnologici, attraversando tutti i settori più rappresentativi, dai grandi brand commerciali - come Google, Amazon e Facebook - alle imprese produttrici di soluzioni di intelligenza artificiale - come Microsoft e OpenAI. Dure le ripercussioni anche sulle retrovie industriali del mondo digitale, a conferma che si profila un vero sorpasso strategico. Le azioni di Nvidia, la grande produttrice di chip specializzati per i sistemi generativi e regina delle quotazioni in tutte le borse più avanzate, hanno toccato in chiusura un rosso del 16,86%, con........

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