Scuola e ferie estive: Italia primatista in Unione Europea
Ogni primato ha i suoi eroi. Quello delle vacanze scolastiche estive detenuto dall’Italia, 99 giorni da giugno a settembre per 7 milioni di ragazzi, trova nei genitori i salvatori della loro patria domestica, prodi amministratori di famiglie impegnate a badare alla prole anche quando non ci sono i mezzi per andare in villeggiatura, cosa che succede in un terzo dei casi se il figlio è unico, e in uno su due quando se ne hanno tre (fonte Openpolis). Si piegano senza spezzarsi in una realtà complessa.
Economisti e pedagoghi convergono nel dire che tre mesi abbondanti di stop, oltre a imporre costi aggiuntivi per i nuclei interessati, generano significative perdite di produttività. Da anni si invoca una riforma che appare giustificata ma che, a bocce ferme, sembra lontana dall’avere possibilità di materializzarsi.
L’ultimo allarme arriva in un rapporto dell’Investment Institute di Unicredit sulla “sosta infinita” dell’istruzione italiana. L’analisi comincia dai numeri, da quei quasi 100 giorni di fermo........
© Corriere delle Alpi
